La frazione Montesinaro
Sebbene non sia possibile risalire ai primissimi insediamenti nel territorio, sappiamo che Piedicavallo viene riportato come luogo permanentemente e stabilmente abitato «per la prima volta nei documenti nell’elenco degli affitti del Vescovo Lombardo della Torre», nella prima metà del XIV secolo. Un secolo più tardi si registrano i primi insediamenti stabili di Montesinaro.
Scrive Remo Valz Blin (Memoria sull’Alta Valle d’Andorno, 1959): «Gli abitanti sono in genere di temperamento vivace, più che negli altri paesi circostanti, e sempre di umore allegro, pur non dimenticando il loro dovere. Figurano, più che altrove, accoglienti ed ospitali al forestiero, che vi affluisce volentieri, anche per la salubrità del clima e per le belle passeggiate circostanti».
Situata in un punto di favore, la chiesa di San Grato, edificata nel 1715, gode della vista su tutta la Valle del Cervo. Le prime avvisaglie della nascita della parrocchia di Montesinaro si ebbero nel 1733, quando i montesinaresi manifestarono la loro volontà di separarsi religiosamente da Campiglia, a seguito della scissione del comune unico di Valle. Solo nel 1749 la chiesa di San Grato ottenne alcune piccole concessioni, per volere del Vescovo di Vercelli, Mons. Gian Pietro Solaro.
Il 18 marzo 1754 la parrocchia di Montesinaro acquisì la sua autonomia. Fu a causa del progressivo e duraturo spopolamento che, con Decreto del 30 giugno 1986, Mons. Albino Mensa, amministratore apostolico della diocesi di Biella, proclamò l’unificazione delle parrocchie di San Michele di Piedicavallo e quella di San Grato di Montesinaro. Al suo interno si possono osservare varie opere d’arte sacra. La Festa Patronale si celebra la prima domenica di settembre, poiché il giorno dedicato a San Grato è il 7 settembre.
Montesinaro offre anche dei bellissimi e caratteristici viottoli o scalinate, che permettono di addentrarsi nel cuore del paese scoprendo splendidi “vòt”, arcate in pietra, panche in pietra per la “possa”, riposino, belle fontane e lavatoi sempre in pietra che adornano il paese. Caratteristico per i suoi tetti in “lose”, la pietra locale e per le tipiche costruzioni rurali.
È un percorso ricco di fascino che propone in alternanza edifici rurali e gentilizi, adornati dai tipici sottotetti in legno e dalle balconate in pietra e legno. Da Montesinaro si possono imboccare i vari sentieri per i più e i meno esperti (a seconda delle mete) per arrivare, in poco tempo di camminata ai vari affascinanti borghi montani collocati a monte della frazione.